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#USEYOURVOTE: la guida di Politics Hub alle elezioni europee 2024

A cura di Simone Monza, Viola Ciovati e Sara Boanini


Dal 6 al 9 giugno abbiamo un appuntamento con la democrazia: siamo chiamati a votare per l’elezione dei deputati del Parlamento europeo. Ecco a te una semplice guida e qualche consiglio utile per votare con maggiore consapevolezza.


Indice

  1. Introduzione

  2. Parlamento europeo

  3. Definizione

  4. Funzioni 

  5. Composizione

  6. Modalità di voto

  7. Normativa comune europea

  8. Sistema elettorale 

  9. Traduzione dei voti in seggi

  10. Normativa nazionale nel caso dell’Italia

  11. Sistema elettorale

  12. Traduzione dei voti in seggi

  13. Candidatura

  14. Perché votare?

  15. Conclusione



  1. Introduzione


Dopo cinque anni dalle ultime elezioni è finalmente arrivato il momento di rinnovare i nostri rappresentanti al Parlamento europeo. Per molti di noi si tratta del primo voto europeo e, di conseguenza, della prima volta in cui le nostre istanze possono essere rappresentate nei luoghi di decisione dell’UE; per chi invece ha già votato in precedenza, cinque anni di distacco restano molti e rinfrescarsi le idee è sempre utile! C’è poi chi è ancora molto confuso, non ha idea di chi votare o persino se vale la pena andare a votare.

Per questo motivo abbiamo preparato una guida alle elezioni europee, che sia semplice e funzionale, per spiegare innanzitutto i meccanismi del Parlamento europeo e di come funzioni il sistema elettorale sia a livello europeo che a livello nazionale. 

Presenteremo poi i candidati, i partiti nazionali da cui provengono e i partiti europei in cui poi confluiranno, concludendo infine con alcune motivazioni utili per riflettere sull’importanza della nostra partecipazione al voto.


2. Il Parlamento europeo


Definizione

Il Parlamento europeo è una delle quattro sedi del dibattito politico e del processo decisionale a livello dell'Unione europea. È un organo legislativo fondamentale: essendo l’unico eletto a suffragio universale, è il portavoce degli interessi dei cittadini dell'UE a livello europeo.


Funzioni

Il Parlamento europeo svolge tre funzioni fondamentali:


  1. Funzione legislativa: insieme al Consiglio dell'UE, il Parlamento si occupa di approvare le leggi basandosi sulle proposte della Commissione europea; inoltre prende decisioni a proposito degli accordi internazionali.

  2. Funzione di supervisione: esercita un controllo democratico su tutte le istituzioni dell’UE. Il Parlamento europeo elegge il Presidente della Commissione europea e approva o sfiducia l’intero corpo della Commissione; esamina poi le petizioni dei cittadini, avvia indagini su questioni rilevanti, discute la politica monetaria con la Banca centrale europea e ispeziona attraverso le interrogazioni parlamentari l’operato della Commissione e del Consiglio. Da ultimo, svolge attività di monitoraggio sulle elezioni.

  3. Funzione di bilancio: insieme al Consiglio dell’UE, ha la funzione di redigere il bilancio dell’Unione europea e approvare quello a lungo termine, conosciuto come "quadro finanziario pluriennale". 


Composizione

Il Parlamento Europeo è composto da: un presidente, eletto ogni 2 anni e mezzo e 720 eurodeputati. Da quest’anno il numero di seggi è aumentato di 15 a causa di un cambiamento nella dimensione della popolazione. Alcuni Paesi dell’UE dunque otterranno seggi in più rispetto al Parlamento uscente, in particolare due in più per Francia, Spagna e Paesi Bassi e uno un più per Polonia, Belgio, Lettonia, Danimarca, Croazia, Irlanda, Austria, Finlandia e Slovenia.

Una volta eletti, gli eurodeputati si riuniscono in gruppi politici europei organizzati non già per nazionalità, bensì per affinità politiche. Ciascun gruppo politico deve essere composto da un numero minimo di 25 deputate e deputati e rappresenta almeno un quarto dei Paesi Membri (attualmente sette).

Una deputata o un deputato non possono aderire a più gruppi politici, possono invece non aderire a nessun gruppo politico ed essere noti come non iscritti.


3. Modalità di voto


Le procedure per eleggere il Parlamento europeo sono definite sia da una legislazione europea, che definisce norme comuni per tutti gli Stati membri, sia da disposizioni nazionali specifiche che variano da uno Stato membro all’altro. 


Disposizioni europee

  • In ciascuno Stato membro, gli eurodeputati sono eletti come rappresentanti dei cittadini dell'Unione con sistema proporzionale, a scrutinio di lista o con voto singolo trasferibile.

  • Gli Stati membri possono prevedere una soglia minima per l'attribuzione dei seggi. A livello nazionale, tale soglia non può essere superiore al 5% dei voti validamente espressi. Mentre, negli Stati membri in cui si utilizza lo scrutinio di lista si prevede una soglia minima per l'attribuzione dei seggi per le circoscrizioni elettorali (che comprendono più di 35 seggi) non inferiore al 2% né superiore al 5% dei voti validamente espressi nella circoscrizione di cui trattasi, anche nel caso di uno Stato membro con collegio unico nazionale. Attualmente gli Stati membri che applicano una soglia sono i seguenti: Francia, Belgio, Lituania, Polonia, Slovacchia, Repubblica ceca, Romania, Croazia, Lettonia e Ungheria (pari al 5 %); Austria, Italia e Svezia (pari al 4 %); Grecia (pari al 3 %) e Cipro (pari all'1,8 %).

  • Alle elezioni europee la maggior parte degli Stati membri costituisce un'unica circoscrizione, ad eccezione di Belgio, Irlanda, Italia e Polonia che hanno suddiviso il proprio territorio nazionale in varie circoscrizioni regionali o sovra-regionali (come nel caso dell’Italia).

  • Gli Stati membri possono consentire lo scrutinio di lista con voto di preferenza secondo le modalità da essi stabilite.

  • L'elezione si svolge a suffragio universale diretto, libero e segreto. Se queste condizioni vengono rispettate, gli Stati membri possono anche prevedere il voto anticipato, per corrispondenza, elettronico e via Internet.

Stato

Data

Voto obbligatorio

Seggi

Variazione 2019

Età per votare

Età per candidarsi

Sbarramento

Austria

(9 giugno)

No

20

1

16

18

4%

Belgio

(9 giugno)

22

1

16

21

5%

Bulgaria

(9 giugno)

17

0

18

21

5.9%

Cipro

(9 giugno)

No

6

0

18

21

1.8%

Croazia

(9 giugno)

No

12

0

18

18

5%

Danimarca

(9 giugno)

No

15

1

18

18

-

Estonia

(9 giugno)

No

7

0

18

21

-

Finlandia

(9 giugno)

No

15

1

18

18

-

Francia

(9 giugno)

No

81

2

18

18

5%

Germania

(9 giugno)

No

96

0

16

18

-

Grecia

(9 giugno)

21

0

17

25

3%

Irlanda

(7 giugno)

No

14

1

18

21

-

Italia

(8-9 giugno)

No

76

0

18

25

4%

Lettonia

(8 giugno)

No

9

1

18

21

5%

Lituania

(9 giugno)

No

11

0

18

21

5%

Lussemburgo

(9 giugno)

6

0

18

18

-

Malta

(8 giugno)

No

6

0

16

18

-

Paesi

(6 giugno)

No

31

2

18

18

3,85%

Polonia

(9 giugno)

No

53

1

18

21

5%

Portogallo

(9 giugno)

No

21

0

18

18

-

Rep. Ceca

(7-8 giugno)

No

21

0

18

21

5%

Romania

(9 giugno)

No

33

0

18

23

5%

Slovacchia

(8 giugno)

No

15

1

18

21

5%

Slovenia

(9 giugno)

No

9

1

18

18

-

Spagna

(9 giugno)

No

61

2

18

18

-

Svezia

(9 giugno)

No

21

0

18

18

4%

Ungheria

(9 giugno)

No

21

0

18

18

5%


Traduzione dei voti in seggi

Prima di esaminare la procedura, è bene sapere che l’Unione Europea garantisce la rappresentanza dei cittadini in modo "degressivamente proporzionale”, con una soglia minima di 6 seggi e una massima di 96 per Stato membro. Questo concetto implica che la ripartizione dei seggi avvenga sulla base della dimensione della popolazione degli Stati membri. Gli Stati membri più popolosi hanno accettato di essere sottorappresentati al fine di favorire una maggiore rappresentanza dei paesi meno popolosi. La relazione è dunque inversamente proporzionale, quanto più esteso è il paese, tanto minore è il numero di seggi in proporzione al numero di abitanti. Il numero totale di seggi è pari a 720.



Disposizioni nazionali nel caso dell’Italia.

L’Italia utilizza il sistema elettorale proporzionale con soglia di sbarramento pari al 4% con voto di preferenza.

Nel concreto, noi cittadini europei-italiani di età superiore ai 18 anni siamo chiamati al voto l’8 giugno dalle 15 alle 23 o il 9 giugno dalle 7 alle 23 presso il seggio elettorale in cui siamo iscritti (indicato sulla tessera elettorale), muniti necessariamente di tessera elettorale e un documento di identità valido. Inoltre gli studenti fuori sede, a partire da quest’anno, avranno la possibilità di votare senza l’obbligo di recarsi al seggio del proprio domicilio. 

La scheda elettorale è unica, votiamo per una delle liste e possiamo esprimere da una a tre preferenze dei candidati. Nel caso di espressione di due o tre preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e terza preferenza espressa.


Traduzione dei voti in seggi

I membri italiani del Parlamento europeo sono eletti su base circoscrizionale. A tale scopo, il territorio nazionale è diviso in cinque circoscrizioni elettorali sovra-regionali: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centrale, Meridionale, Insulare. Ad ogni circoscrizione elettorale è assegnato un numero di seggi che si ottiene dividendo il numero degli abitanti della Repubblica Italiana per il numero dei seggi europei spettanti all’Italia e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.

Circoscrizione

Popolazione 2021

Quozienti interi

Resti

Seggi assegnati

I. Italia Nord-Occidentale: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia

15.831.941

20

297.701

20

II. Italia Nord-Orientale: Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna

11.541.332

14

667.364

15

III. Italia Centrale: Toscana, Umbria, Marche, Lazio

11.724.035

15

73.355

15

IV. Italia Meridionale: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria

13.512.083

17

307.979

18

V. Italia Insulare: Sardegna, Sicilia

6.420.742

8

207.046

8

Totali

59.030.133

74


76

Posto che sono ammesse all’assegnazione dei seggi solo le liste che hanno conseguito sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi, i seggi sono attribuiti alle liste proporzionalmente ai voti conseguiti in ambito nazionale. I seggi conseguiti da ciascuna lista sono quindi assegnati alle circoscrizioni in proporzione ai voti ottenuti in ciascuna di esse. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza all’interno di ciascuna lista.


4. Candidatura

Costituiscono l’elettorato attivo i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni entro il giorno in cui si svolgono le elezioni e che siano iscritti nelle liste elettorali. È concessa la facoltà ai cittadini di altri stati membri residenti in Italia di partecipare all’elezione dei rappresentanti italiani, a patto di presentare richiesta entro i termini di legge. Similmente, i cittadini italiani residenti in un altro stato membro possono scegliere se eleggere i rappresentanti di quest’ultimo oppure partecipare all’elezione dei rappresentanti italiani.


Secondo la legge italiana, è invece necessario aver compiuto 25 anni per potersi candidare alla carica di europarlamentare, oltre a dover godere dei diritti di elettorato attivo. Non bisogna dimenticare anche le cause di ineleggibilità e di incandidabilità, del tutto simili a quelle in vigore per le elezioni politiche, oltre a quelle di incompatibilità con la carica di europarlamentare.


Nel contesto italiano, 15 liste prendono parte alle elezioni europee 2024, talune espressione di una sola forza politica, altre comprendenti al loro interno molteplici partiti e movimenti politici. Quattro liste avranno una presenza parziale rispetto al territorio nazionale, comparendo solamente sulle schede di alcune circoscrizioni, mentre le restanti undici hanno presentato le proprie liste di candidati per tutte le circoscrizioni italiane.


Per familiarizzare con il formato delle schede di voto e conoscere le liste presenti nella propria circoscrizione, si può accedere al portale del Ministero dell’Interno dedicato alle elezioni europee, raggiungibile a questo link.


Per i partiti che rappresentano minoranze linguistiche, è possibile collegarsi ad un’altra lista, a patto che quest’ultima sia presente in tutto il territorio nazionale con lo stesso simbolo. Nel caso delle elezioni europee 2024, hanno perseguito questa strada: Rassemblement Valdôtain, collegata a Libertà e Südtiroler Volkspartei, collegata a Forza Italia - Noi Moderati.


Le liste italiane e i loro candidati eletti entreranno a far parte del Parlamento Europeo, confluendo e andando a formare i gruppi parlamentari, espressione dei partiti politici europei.

Nel Parlamento uscente erano stati formati sette gruppi politici, a cui aggiungere il gruppo dei non iscritti:


  • Gruppo del Partito Popolare Europeo, espressione del Partito Popolare Europeo, con 182 europarlamentari;

  • Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, espressione del Partito del Socialismo Europeo, con 154 europarlamentari;

  • Renew Europe, espressione del Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa e del Partito Democratico Europeo, con 108 europarlamentari;

  • I Verdi/Alleanza Libera Europea, espressione del Partito Verde Europeo, di Alleanza Libera Europea, del Partito Pirata Europeo e di Volt Europa , con 74 europarlamentari;

  • Identità e Democrazia, espressione del Partito Identità e Democrazia, con 73 europarlamentari;

  • Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei, espressione del Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei e del Movimento Politico Cristiano d'Europa Conservatorismo nazionale, con 62 europarlamentari;

  • Gruppo Confederale della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, espressione del Partito della Sinistra Europea e dell’Alleanza della Sinistra Verde Nordica, con 41 europarlamentari;

  • 57 europarlamentari non iscritti.


I partiti politici europei ufficialmente riconosciuti dall’Autorità per i Partiti Politici Europei e le Fondazioni Politiche Europee sono dieci, tutti rappresentati nel Parlamento Europeo uscente. In ordine di rappresentanza parlamentare ricordiamo: 

Partito

Posizione

Ideologia

Partito Popolare Europeo

Centro-destra

Conservatorismo liberale, Cristianesimo democratico, Europeismo

Partito del Socialismo Europeo

Centro-sinistra

Socialdemocrazia, Europeismo

Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa

Centro

Liberalismo, Europeismo

Partito Verde Europeo

Centro-sinistra / Sinistra

Ambientalismo, Progressismo, Europeismo

Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei

Destra / Estrema destra

Conservatorismo, Liberismo, Conservatorismo nazionale, Euroscetticismo Moderato

Partito Identità e Democrazia

Destra / Estrema destra

Conservatorismo nazionale, Populismo di destra, Euroscetticismo

Partito della Sinistra Europea

Sinistra / Estrema sinistra

Socialismo democratico, Comunismo, Populismo di sinistra, Euroscetticismo Moderato

Partito Democratico Europeo

Centro

Centrismo, Europeismo

Alleanza Libera Europea

Grande Tenda

Regionalismo, Autonomismo, Indipendentismo, Europeismo

Movimento Politico Cristiano d'Europa

Centro-destra / Destra

Cristianesimo democratico, Conservatorismo sociale, Euroscetticismo Moderato

A questi occorre aggiungere alcune organizzazioni politiche che, pur non essendo ufficialmente riconosciute come partito europeo, hanno trovato spazio tra i banchi dell’Europarlamento nell’ultimo quinquennio: il Partito Pirata Europeo, Animal Politics EU e Volt Europa.

Con la seguente tabella, cerchiamo di sintetizzare la situazione delle liste italiane, con specifico riferimento alla loro collocazione tra le famiglie politiche europee e alla presenza nelle cinque circoscrizioni italiane. Al nome della lista è collegato il relativo programma elettorale. 

Lista

Partito Politico Europeo

Circoscrizioni

Partito Verde Europeo e Partito della Sinistra Europea (con Sinistra Italiana come osservatore)

Tutte

Partito Popolare Europeo

Tutte

Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa

Tutte

Nessuno

 

Italia Centrale

Partito Popolare Europeo

Tutte

Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei

Tutte

Partito Identità e Democrazia e Partito Popolare Europeo (per Unione di Centro)

Tutte

Nessuno

Tutte

Nessuno

Tutte

Partito della Sinistra Europea (per Rifondazione Comunista)

Tutte

Animal Politics EU

Italia Meridionale

Partito del Socialismo Europeo e Volt Europa (per Volt Italia)

Tutte

Nessuno

Italia Nord-Occidentale

Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa (+Europa), Partito Democratico Europeo (Italia Viva), Partito del Socialismo Europeo (Partito Socialista Italiano)

Tutte

Partito Popolare Europeo

Nord-Orientale

Il numero dei candidati presenti in ciascuna lista non può superare il numero di europarlamentari da eleggere in ciascuna circoscrizione e al contempo non può essere inferiore a tre. In questo senso, è concesso ai candidati di presentarsi in una o più circoscrizioni, strategia spesso seguita dai leader dei partiti. 


I candidati italiani ad un seggio del Parlamento Europeo sono 784, hanno un’età media di poco superiore ai 53 anni, passando dai 25 anni di Martina Lombard (RV), agli oltre 93 di Luigi Raniero (PTD). 


È possibile consultare l’elenco dei candidati a questo link.


Sulla base delle preferenze a livello nazionale e dei risultati di circoscrizione, verranno identificati i 76 candidati eletti al Parlamento Europeo, carica che vede fissata la sua scadenza nel 2029. Ad essere eletti saranno i candidati che, all’interno della propria lista, avranno ricevuto il maggior numero di preferenze. In caso di parità tra le preferenze ottenute, verrà proclamato eletto il candidato meglio posizionato in lista. Una diversa procedura si applica invece al caso del candidato eletto in più circoscrizioni: sarà infatti sua facoltà selezionare la circoscrizione di elezione, la quale verrebbe selezionata per sorteggio, nelle more di una selezione del candidato plurivincitore. 


6. Perché votare?

Come recita il motto scelto per queste elezioni da parte delle istituzioni europee: “Votare è importante perché altrimenti altri decideranno al posto tuo.” 


Innanzitutto, il voto è esercizio di democrazia: il Parlamento è l’unica istituzione europea che rappresenta direttamente i cittadini e che proprio i cittadini sono chiamati a rinnovare con il voto a suffragio universale. 


Inoltre, votare è uno dei modi più efficaci per contribuire alle questioni che ci stanno a cuore.

Il Parlamento europeo è l’istituzione principe della rappresentanza nelle democrazie contemporanee: votare alle elezioni vuol dire scegliere coloro che ci rappresenteranno per i prossimi cinque anni costellati di sfide cruciali a livello internazionale e globale. Significa scegliere chi avrà un ruolo nel processo decisionale che influirà sulle nostre vite circa i temi dell’ambiente, della sicurezza, della migrazione, delle politiche sociali, dei diritti umani, dell’economia, dell’intelligenza artificiale. Decidendo di non partecipare si perde l’opportunità di plasmare il futuro, di esprimere la propria voce e di rafforzare l’Unione europea.


Infine il voto è soprattutto partecipazione. Partecipare alle elezioni significa contribuire attivamente alla comunità europea, rafforzare i suoi ideali di pace, di libertà, dello stato di diritto. 

Molto spesso ci sentiamo distanti da questa istituzione e ci dimentichiamo del motivo per cui l’abbiamo fondata: secondo il recente sondaggio di Ipsos/Euronews, solo il 62% degli intervistati giudica positivamente l'appartenenza del proprio Paese all'Unione Europea; il 38%, tuttavia ha un’opinione negativa o poco chiara.

Le elezioni devono essere quindi un momento per ricordarci che siamo europei, che l’Europa ci riguarda e che non è lontana da noi. 



6. Conclusione

Cari lettori ed elettori, abbiamo un grande privilegio e proprio per questo abbiamo il dovere di esercitarlo. Ci rivolgiamo in particolare ai più giovani, compiamo un atto di coraggio e responsabilità, apponendo una croce sulla scheda elettorale.  


Buon voto a tutti! 


Fonti:



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