Erasmus+ è il più grande programma dell'Unione Europea dedicato all'educazione, alla cultura e allo sport e rappresenta una delle iniziative più significative per il potenziamento dei giovani cittadini europei.
Sin dal suo inizio nel 1987, milioni di giovani hanno beneficiato di questa opportunità, ottenendo un'esperienza che va ben oltre un semplice viaggio o un soggiorno all’estero: questo programma promuove valori fondamentali come la tolleranza, l'inclusione, la diversità e la democrazia, sostenendo un'educazione che rende i giovani non solo cittadini consapevoli, ma anche agenti attivi di cambiamento.
Come ha sottolineato Abraao Costa, ambasciatore Erasmus del parlamento Europeo, durante un'intervista: “Erasmus è molto più di un programma di mobilità: è un ponte che collega persone e culture diverse”.
Il ruolo fondamentale dell’educazione non formale
Uno degli aspetti centrali del programma Erasmus è l’educazione non formale, un metodo che va oltre i tradizionali schemi scolastici e universitari e che punta sullo sviluppo delle cosiddette competenze trasversali, o "soft skills". Abraao Costa ha spiegato come queste competenze siano cruciali per formare giovani cittadini in grado di affrontare le sfide del futuro: in un mondo dove la disinformazione dilaga e la politica è spesso distorta da fake news e manipolazioni, è fondamentale che i giovani sviluppino un pensiero critico in modo tale da contribuire alla costruzione di una società più giusta e consapevole.
Tali competenze trasversali includono la capacità di comunicare efficacemente, di lavorare in gruppo, di risolvere problemi complessi e di adattarsi a contesti interculturali: queste abilità, che non si imparano soltanto sui banchi di scuola, sono essenziali per inserirsi in un mercato del lavoro sempre più globale e interconnesso.
Il programma Erasmus offre molteplici opportunità per lo sviluppo di queste competenze, attraverso scambi giovanili, progetti di partecipazione democratica e programmi di mobilità per studenti, volontari, operatori giovanili e personale sportivo.
I benefici di un’esperienza Erasmus: dati e numeri
Il progetto Erasmus ha avuto un impatto straordinario su milioni di giovani in tutta Europa. Secondo le statistiche della Commissione Europea, più di 10 milioni di persone hanno partecipato al programma dal 1987, un dato impressionante che riflette non solo l’interesse crescente verso le opportunità offerte da Erasmus, ma anche il riconoscimento dei suoi benefici concreti in termini di crescita personale e professionale.
Uno studio condotto nel 2019 ha dimostrato che coloro che partecipano al progetto hanno il 23% di probabilità in più di trovare lavoro subito dopo la laurea rispetto a coloro che non hanno preso parte al programma. Questo si deve in gran parte alle competenze linguistiche e interculturali acquisite durante il soggiorno all’estero, molto apprezzate dai datori di lavoro ormai inseriti in un ambiente sempre più globalizzato.
Inoltre, secondo un sondaggio condotto su scala europea, il 95% dei partecipanti all'Erasmus ha affermato di aver acquisito maggiore fiducia in sé stessi, mentre il 93% ha dichiarato di aver sviluppato abilità utili per la vita lavorativa, come la capacità di lavorare in team e l’adattabilità. Questi dati confermano che Erasmus non solo arricchisce il curriculum dei partecipanti, ma li prepara anche a vivere la propria quotidianità con maggiore consapevolezza e sicurezza.
Opportunità di mobilità e scambi culturali
Uno degli aspetti più apprezzati di Erasmus è la possibilità di viaggiare e vivere in un paese straniero per un periodo di tempo, questa esperienza permette ai giovani di immergersi in una nuova cultura, di apprendere una lingua straniera e di confrontarsi con persone provenienti da contesti diversi. Come ha affermato Abraao Costa, "Le opportunità di mobilità offerte da Erasmus sono un modo unico per mostrare alle persone che il mondo non si limita al loro territorio’’
Spesso, quando non ci si allontana da casa, si tende a chiudersi alla realtà e ai problemi, ma viaggiando si impara ad aprire la mente".
Erasmus non si limita agli studenti universitari; Negli ultimi anni, il programma ha esteso le sue opportunità anche a volontari, giovani lavoratori e operatori giovanili:, progetti di scambio giovanile permettono ai partecipanti di lavorare su temi come l’inclusione sociale, la partecipazione democratica e la sostenibilità ambientale, creando così una rete di giovani cittadini europei impegnati e consapevoli.
Inoltre, Erasmus+ Sport rappresenta un ulteriore campo di sviluppo, questo settore è dedicato alla mobilità di allenatori, formatori e personale di supporto in tutta Europa, attraverso lo sport, il programma promuove valori come il fair play, la solidarietà e la coesione sociale, incoraggiando una cittadinanza attiva tra i giovani (intervista Abraao Costa).
L’innovazione all’interno del programma Erasmus
Oltre ai programmi di mobilità, Erasmus è anche un laboratorio di innovazione: ciò è reso evidente nel progetto "Group Symbology", sviluppato dalla Piattaforma di Animazione Educativa Sociale in Portogallo. Questo metodo, basato su quattro fasi (Terra, Acqua, Aria e Fuoco), mira a far riflettere i partecipanti sulle proprie esperienze personali e a connetterle con quelle degli altri membri del gruppo, e insieme esplorare le loro capacità, confrontarsi con i propri limiti e sviluppare nuove competenze. "Group Symbology" è stato riconosciuto come una delle migliori pratiche di Erasmus nel 2018 e ha coinvolto migliaia di persone in tutto il mondo, dimostrando come l’innovazione pedagogica possa essere un potente strumento di inclusione e crescita personale.
Ma perché è utile?
L'orientamento fornito dal programma Erasmus+ si traduce in una serie di vantaggi significativi, sia per gli studenti che per le istituzioni coinvolte.
In primo luogo, il programma promuove l'acquisizione di competenze trasversali e professionali, che sono sempre più richieste nel mercato del lavoro globale.
Queste abilità non solo aumentano l'occupabilità degli studenti, ma migliorano anche la loro capacità di adattarsi a contesti diversi, un fattore cruciale in un'economia sempre più globalizzata.
Inoltre, Erasmus+ incoraggia l'auto-orientamento
degli studenti che, attraverso l'autogestione delle proprie esperienze di mobilità, apprendono a pianificare il proprio percorso formativo e professionale.
Le istituzioni educative, a loro volta, beneficiano di una maggiore internazionalizzazione dei loro corsi e programmi: la capacità dei singoli atenei di attrarre un numero crescente di studenti internazionali permette di migliorare la loro reputazione a livello globale. Allo stesso tempo la cooperazione tra università e enti di formazione è incentivata, facilitando lo scambio di buone pratiche e innovazioni nel settore dell'istruzione, e contribuendo alla creazione di reti di ricerca e sviluppo.
Inoltre, l'inclusione di una dimensione sociale nel programma rappresenta un importante passo verso l'uguaglianza di opportunità per tutti.Erasmus+ promuove la mobilità per gruppi svantaggiati e incoraggia le istituzioni a creare ambienti inclusivi, riducendo le barriere all'accesso per studenti con disabilità, studenti provenienti da contesti socioeconomici svantaggiati o da minoranze etniche.
In sintesi, il programma Erasmus+ non solo fornisce opportunità di mobilità internazionale, ma funge anche da catalizzatore per lo sviluppo di competenze chiave, la promozione dell'auto-orientamento e la creazione di una cultura di inclusione nelle istituzioni educative.
Questi vantaggi si riflettono positivamente sia a livello individuale che collettivo, contribuendo a formare una generazione di giovani leader capaci di affrontare le sfide globali con competenza e consapevolezza.
Ma quale futuro?
L’inclusione di paesi extraeuropei nel programma Erasmus+ ha già permesso a studenti e giovani professionisti di partecipare a progetti di mobilità in paesi come Canada, Giappone e Australia.
Questa dimensione internazionale riflette la visione dell'Unione Europea di promuovere una cittadinanza globale, in cui i giovani siano in grado di confrontarsi con le sfide mondiali e di contribuire alla costruzione di un futuro più equo e sostenibile.
Come ha sottolineato l'ambasciatore Costa, "Erasmus non riguarda solo te o me, ma riguarda ciò che possiamo fare insieme, [...] è una struttura interconnessa che cerca di dare opportunità a livello mondiale ed europeo."
Erasmus non è solo un programma di mobilità, ma il sogno di un’Europa unita, dove giovani di ogni nazione possano incontrarsi, scambiarsi esperienze e costruire legami profondi che attraversano i confini nel nome dell’Europa.
In conclusione, il programma Erasmus+ rappresenta molto più di un semplice strumento di mobilità per giovani europei: è un vero e proprio pilastro per la costruzione di un'Europa coesa, inclusiva e consapevole delle sfide globali.
Attraverso esperienze di scambio, i partecipanti non solo acquisiscono competenze preziose, ma sviluppano anche un senso di appartenenza a una comunità più ampia.
Come sottolineato da Abraao Costa, Erasmus è un ponte che collega culture, favorendo il dialogo e la comprensione reciproca; guardando al futuro, l’espansione del programma verso paesi extraeuropei e il continuo impegno per l’inclusione pongono le basi per una generazione di giovani leader pronti a plasmare un domani migliore.
Con le sue radici nella diversità e nella collaborazione, Erasmus+ continua a ispirare un sogno condiviso: un'Europa unita, dove le opportunità sono accessibili a tutti e le esperienze vissute diventano strumenti di cambiamento e crescita collettiva.
Matteo Centurelli
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