Aspetti Generali
La Repubblica Islamica del Pakistan, così come si identifica ufficialmente nello scenario geopolitico mondiale, è il secondo Paese musulmano più popoloso del mondo, preceduto solo dall’Indonesia.
La repubblica parlamentare federale, composta da quattro province e quattro territori federali, è situata in una posizione strategica in quanto comunicante sia con il Medio Oriente sia con l’Asia Meridionale.
Sotto il profilo economico, così come evidenziato dall’Index Economic Freedom del 2023, i dati riportano gli evanescenti tentativi di progresso intrapresi per migliorare l’ambiente imprenditoriale complessivo e per promuovere un maggior dinamismo nel settore privato..
L’elevata inflazione è accompagnata da un mercato del lavoro stagnante, con gran parte della forza lavoro impiegata in modo precario nel settore informale.
Non solo.
L'intervento statale nell’economia e le restrizioni statali sugli investimenti stranieri rappresentano gravi freni per lo sviluppo di un dinamismo economico, smorzato in parte dalla recente richiesta di ingresso nei BRICS.
Complice il retaggio storico dittatoriale e militare la principale criticità che affligge il Paese si configura nella costante indeterminatezza tra la sfera militare e quella politico civile, facendo aleggiare il sospetto della presenza di un duopolio nella gestione del potere politico.
Questo si avverte nella costante imposizione di vertici militari al momento del vaglio di decisioni politiche cruciali.
Le problematiche più significative attengono però al piano sociale.
Con i suoi 240 milioni di abitanti che lo pongono in quinta posizione nella classifica dei Paesi più popolosi del mondo, si contraddistingue per un'estrema varietà di composizione etnica, rendendo così poco pacifica ed estremamente complessa una qualsivoglia forma di integrazione tra culture e religioni diverse.
Complice la posizione strategica che ricopre, congiunto all'aggravarsi della situazione medioorientale, lo scorso otto febbraio, il Paese è risultato centro di interesse, non solo della vicina India, ma anche dell’arena geopolitica mondiale, in quanto alle tanto attese elezioni parlamentari.
Ma a fronte della delineazione delle principali caratteristiche e delle conseguenti criticità, come si sono svolte le elezioni?
8 febbraio : il giorno della svolta
l’8 febbraio 2024 si sono tenute nella Repubblica Federale Islamica le elezioni parlamentari per rinnovare l'organico della camera bassa del Parlamento, la quale secondo Costituzione procede alla delineazione del nuovo Primo Ministro.
Chi ha avuto la meglio nella sfida elettorale ?
Ripercorriamo prima la composizione partitica nel Paese.
Due i principali partiti : Partito Popolare Pakistano(PPP), sostenuto dall’ex Premier Benazir Bhutto e Lega Musulmana Pakistana(PML-N), sostenuta dall’ex Primo Ministro Nawaf Sharif.
Non di minore importanza, a livello di sostegno popolare, si annovera tra l’elenco anche il Movimento per la Giustizia del Pakistan (PTI), sostenuto dall’ormai deposto ed incarcerato ex Premier Imran Khan, insieme al partito scissionista della Lega Musulmana conosciuto come Pakistan Muslim League (PML-Q).
Una composizione partitica dunque non semplice, in quella che viene considerata dalla comunità internazionale come una grande polveriera pronta ad esplodere.
Ma chi ha avuto la meglio ?
Tra carcere ed elezioni
Contro ogni pronostico, domenica 11 febbraio sono stati resi pubblici i risultati degli spogli elettorali, attribuendo una formale "vittoria"ai candidati sostenuti dall’ex Primo Ministro Imran Khan, i quali si sono presentati come indipendenti.
Ed è proprio qui che sorge il problema.
I candidati del PTI sono stati costretti a presentarsi come indipendenti, utilizzando simboli diversi da quello ufficiale del partito, poiché il PTI era stato dichiarato illegale da una sentenza della Corte Suprema del Pakistan il mese precedente.
In concordanza con l’opinione degli osservatori internazionali, tale scelta è stata avvertita come parte di un tentativo del governo di ostacolare e limitare il potere del partito dell'ex primo ministro Khan durante la campagna elettorale.
I candidati sostenuti da Khan hanno ottenuto un totale di 101 seggi, ribaltando così i pronostici dei sondaggi i quali riconoscevano nella Lega Musulmana Pakistana (PML-N) la favorita indiscussa.
Il partito sostenuto dall’ex Primo Ministro Sharif, contrariamente alle aspettative, ha ottenuto solo 73 seggi.
Come formare il governo?
Data la mancanza del raggiungimento della maggioranza assoluta in Parlamento, gli scenari ipotetici prospettati dagli osservatori internazionali sono stati degli più svariati.
É solo di qualche giorno fa però la notizia del quasi raggiunto accordo per formare un governo di coalizione.
Ma attenzione, senza i reali vincitori delle elezioni!
Questo perché i candidati indipendenti sostenuti da Imran Khan, si trovano in assenza del leader, incarcerato a seguito della sua deposizione nel 2022.
Caos.
Questo il clima che aleggia da ormai due settimane ad Islamabad, con una forte preoccupazione popolare nei confronti di una minacciosa crisi economica.
Come si evolverà la situazione ?
Alessia Berlinzani
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