E sono 100 articoli per il Poligono! Un grandissimo traguardo per questa realtà editoriale, nata ormai due anni fa, capace di dare spazio e voce ai ragazzi di Politics Hub e non solo. Esso è innanzitutto promotore di un’etica giornalistica che, affiancata a una trattazione semplice e chiara dei contenuti, vuole diventare ispiratrice di un rinnovato metodo di approccio alle notizie, che sia realmente e sinceramente critico. Dall’altro lato, vuole essere il mezzo attraverso il quale i ragazzi possano sprigionare tutta la propria creatività ed esprimere i propri pensieri liberamente.
Soprattutto durante i periodi più bui della pandemia, il Poligono si è rivelato un momento vitale, non solo per l’Associazione, ma per tutti coloro che sentivano l’impellente esigenza di incontrarsi online per discutere e confrontarsi su temi di attualità e non lasciarsi andare ai numerosi tempi morti imposti dal lockdown. Esso si è rivelato lo strumento giusto per costruire e offrire ai giovani quelle occasioni di dialogo che permettono di crescere a livello personale. Ha dimostrato che creare una community in cui il rispetto reciproco, l’educazione e lo scambio di idee sono le componenti fondamentali non solo è auspicabile, bensì concretamente realizzabile.
Non esiste occasione migliore per me, neoeletto Presidente di Politics Hub, per ribadire con forza ciò che siamo e ciò che saremo nel nostro futuro. Se come diceva Abraham Lincoln, la democrazia è la forma di governo del popolo, dal popolo, per il popolo, si può senz’altro affermare che Politics Hub è quella realtà associativa ideata dai giovani, composta dai giovani e rivolta ai giovani.
Abbiamo dimostrato che i luoghi comuni secondo cui i giovani di oggi disprezzano qualsivoglia impegno e responsabilità, preferendo ad essi una bella serie tv, non colgono il quadro completo della realtà giovanile. I giovani che compongono la nostra realtà, come quelli con cui siamo venuti a contatto, hanno dimostrato di essere l’esatto opposto, ovvero persone fortemente attive all’interno della società civile e desiderose di esserlo in maniera sempre maggiore. La nostra esperienza ha dimostrato, ancora, che la causa di un di un certo grado di lassismo nei giovani non è da attribuire alla loro indole, bensì alla mancanza di reali opportunità e adeguati strumenti con cui sentirsi coinvolti, mettersi in gioco e dimostrare il proprio valore.
Il fatto che troppo spesso non si riponga in noi la fiducia che chiediamo, e che molto spesso meritiamo anche, risulta estremamente più dannoso che la visione di una serie tv. Molti in questi anni si sono professati al nostro fianco a parole, ma pochi sono stati quelli che concretamente l’hanno dimostrato con i fatti: oggi vorrei ringraziare proprio loro, a nome di tutti i ragazzi e le ragazze dell’Associazione. Grazie a tutti gli uomini e le donne del mondo politico, della realtà imprenditoriale e del tessuto associativo che non ci hanno fatto sentire soli e trascurati. Grazie per aver creduto e scommesso su di noi. Grazie per averci dedicato il vostro prezioso tempo e le vostre risorse. Grazie per aver colto nei nostri occhi quell’energia che chiedeva solo di essere sprigionata.
Nell’immediato futuro il nostro obiettivo è quello di rimanere fedeli a noi stessi e diventare quindi un punto di riferimento su tutto il territorio per tutti quei giovani, siano essi studenti liceali, universitari oppure lavoratori, che condividono la nostra esigenza di rinnovamento e che soprattutto desiderano tessere nuovi rapporti umani. Come dice il nome stesso, siamo un Hub e quindi un luogo di incontro dove possono nascere non solo nuove idee, ma anche profondi legami di stima e amicizia. Se non saranno gli adulti ad assolvere a questo compito, saremo noi a coinvolgere i nostri coetanei e a metterli nelle condizioni migliore per esprimersi e dimostrare il proprio valore.
Non bisogna confondere il nostro forte desiderio di cambiamento con l’arroganza, perché quest’ultima non ci appartiene: infatti è sempre con grande umiltà e con voglia di ascoltare che ci siamo posti di fronte alle donne e agli uomini che abbiamo incontrato. Ma, se dovessi scegliere tra l’essere scambiato per una persona arrogante o per una timorosa, senza esitazione opterei per la prima, perché l’atteggiamento di passività non può rappresentare me e tutti gli associati di questa splendida realtà.
A tutti i ragazzi e le ragazze di Politics, che ho la fortuna di poter chiamare amici, va tutta la mia stima, il mio affetto e la mia riconoscenza. Grazie per rendermi orgoglioso di ciò che facciamo, ma ancor prima, di ciò che siamo.
Per aspera ad astra.
Alessandro Lupi
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